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L'interesse di questo libro è motivato dall'autorevolezza di diversi recenti studi, in cui si afferma che 600 città, pari a un quinto della popolazione globale, producono il 60% del Pil mondiale; la metà di esse, inoltre, è responsabile del 50% della produzione del pianeta. Nel prossimo decennio lo stesso numero di città sarà in grado di produrre un identico Pil, ma un terzo di esse, sostenuto da know-how e potere d'acquisto della nuova classe media, sarà rimpiazzato dalle economie emergenti provenienti dalla Cina e dall'India. L'economia mondiale dipenderà quindi da queste 600 città per la qualità delle loro infrastrutture e servizi, per l'abilità di governare un'espansione urbana spesso non programmata, per la gestione dello stress ambientale e della manutenzione urbana, per la capacità di sostenere la crescita, di gestire la domanda e soddisfare i fabbisogni, in misura tale da rendere la città competitiva a livello mondiale. Con molta probabilità vi potranno essere più modelli di città, qui si cerca di individuarne uno, tenendo presente l'importanza che potrà assumere la città di Milano.